Due sere fa ho assistito ad un concerto che credo mi resterà in mente per molto tempo. Oddio, concerto è veramente riduttivo. Chiamiamola performance, coup de theatre, carosello...qualcosa di imprevedibile, tanto assurdo alla vista quanto familiare al subconscio ed ai ricordi d'infanzia. Se mi chiedessero "sì, ma che genere fa questo artista?" Genere Vinicio Capossela. Non è facile da spiegare, bisogna solo ascoltare: quasi un anno fa, a Sestri Levante, ero rimasta incantata da questo personaggio che, nel bel mezzo della Baia del Silenzio, su una bagnarola traballante ancorata davanti alla spiaggia, aveva dato vita ad uno spettacolo incentrato sul mare, sui suoi profeti, marinai e balene. Bum! Colpita in pieno. Un fiume di emozioni: parole apparentemente semplici, malinconiche a volte, più spesso ironiche, storie di tragedie e commedie, una voce a tratti teatrale, a tratti suadente e ruvida come la carezza di un vecchio.
L'ultimo concerto è stato l'ennesima conferma della sua (folle) genialità: immaginate un serio teatro d'opera, con tanto di poltroncine di velluto rosso, trasformato per tre ore in un circo di paese, di quelli che si vedono solo nei vecchi libri: il Gigante ed il Mago, i cartelloni delle attrazioni, gli inservienti in divisa rossa e cilindro, la Pentolaccia Umana, la donna mangiafuoco. Gli strumenti musicali che sembrano uscire dalla bottega di un rigattiere: i bicchieri a calice, il pianoforte giocattolo, la sega musicale, l'armonium parrocchiale. E poi lui, ad ogni brano una trasformazione (cappello compreso), continui spiazzamenti musicali e visivi: dal brano intimo e sussurrato alla ballata indiavolata che fa alzare tutti dalle sedie per saltare scatenati sotto al palco (con orrore delle persone "mature" presenti :)

FOTO by Confusedvision

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Ogni brano una metafora (apparentemente stupida ma sempre azzeccata), come i Calzini spaiati che somigliano molto a a certe persone...incapaci di trovare il proprio compagno. Forse mi ritrovo così tanto in questo artista perchè una parte di me è ancora come un bambino seduto al circo che resta a bocca aperta, e (si) fa continue domande sul perchè e sul percome delle cose.
E per restare in tema di infanzia...
Budino al cacao
latte intero 1 litro
burro 50g
zucchero 60g
cacao in polvere, amaro 120g
fecola di patate 50g
cannella 1 stecca (o anice stellato, vaniglia, ecc)
Mescolare tra loro il cacao e la fecola e setacciarli. Scaldare a fuoco basso il latte con la stecca di cannella, lo zucchero, il burro a pezzetti; mescolare bene per far sciogliere zucchero e burro. Versarvi poco per volta il miscuglio cacao-fecola a pioggia, mescolando con la frusta. Continuare a mescolare portando ad ebollizione: il composto dovrebbe addensare velocemente. Dopo meno di un minuto di ebollizione ritirare dal fuoco, versare subito nei recipientini monoporzione e far freddare. Conservare in frigo almeno 3-4 ore prima di gustare.
E per restare in tema di infanzia...
Budino al cacao
latte intero 1 litro
burro 50g
zucchero 60g
cacao in polvere, amaro 120g
fecola di patate 50g
cannella 1 stecca (o anice stellato, vaniglia, ecc)
Mescolare tra loro il cacao e la fecola e setacciarli. Scaldare a fuoco basso il latte con la stecca di cannella, lo zucchero, il burro a pezzetti; mescolare bene per far sciogliere zucchero e burro. Versarvi poco per volta il miscuglio cacao-fecola a pioggia, mescolando con la frusta. Continuare a mescolare portando ad ebollizione: il composto dovrebbe addensare velocemente. Dopo meno di un minuto di ebollizione ritirare dal fuoco, versare subito nei recipientini monoporzione e far freddare. Conservare in frigo almeno 3-4 ore prima di gustare.