mercoledì 6 gennaio 2010

Take it easy


Giornata di befane, calze, dolcetti e carboni dolci. Forse in controtendenza, ma il primo post dell'anno lo voglio semplice, poco dolce e (quasi) sano. Stare qualche giorno a casa durante le vacanze tende a provocare effetti collaterali, tipo stilare liste di propositi per l'anno nuovo, sbrinare il freezer a mo' di Michelangelo Buonarroti con scalpello e martello (non ridete, ilpomeriggio di S. Stefano l'ho passato così), vedere tutti i dvd arretrati, ecc. In realtà la mia non è proprio una lista di buoni propositi, più che altro una sola frase che dovrei recitare tre volte al dì come l'avemaria, che è il titolo di questo post.
Applicabile ad ogni aspetto della vita, nelle cose importanti e nelle cavolate, il "prenderla bassa" dovrebbe diventare il mio mantra. Per come sono fatta, purtroppo, tendo ad analizzare, mitizzare, ingigantire ogni idea e problema, finendo per restarne sommersa. Mi sembra di avere obiettivi e progetti per il futuro ben chiari in mente, ma ogni giorno ad essi si sommano piccoli dubbi, ordinari problemi, nuovi interessi, fuochi di paglia e cavolate che finiscono per distrarmi, senza riuscire ad affrontare le cose importanti, una alla volta. 
Recuperare qualcosa che somiglia vagamente alla grinta, potrei dire. Sbrogliare la matassa di tutti i miei pensieri e tagliare di netto i piccoli nodi irrisolvibili. Meno castelli mentali e più villette monofamiliari, toh. In qualunque modo la si metta, questo è. 
La ricetta ora che ci penso è molto Calicanti's style (loro, il mio mantra sembrano padroneggiarlo sempre in modo geniale): pochi ingredienti empiricamente abbinati, dolcezza non troppo pronunciata, riciclo intelligente di piccoli avanzi che avevo in frigo. 


Sformatino di patate dolci alla castagna
patata americana, pesata dopo cotta 200g
latte 3 cucch.
uova 1
zucchero 50g
ricotta 120g
farina di castagne 45g
semini di finocchio


Lessare e pesare 200g di patate dolci (ho usato quelle a pasta bianca), frullarle con l'aiuto del latte. Lavorare a parte la ricotta, l'uovo e lo zucchero con le fruste creando una crema omogenea. Aggiungervi le patate, la farina di castagne setacciata e semi di finocchio a piacere. Imburrare leggermente 4 stampini di alluminio a forma di ciambella (o altre forme), versarvi il composto e batterli delicatamente sul piano di lavoro per eliminare eventuali spazi vuoti e livellare il composto. Riempire una pirofila con due dita d'acqua e disporvi gli stampini, facendo attenzione che il livello dell'acqua non sia troppo alto. Infornare in forno statico a 170° per circa mezz'ora; la superficie dovrà colorirsi un pochino. Quando al tatto sono sufficientemente sodi, sfornare, attendere 5 minuti e rovesciarli su piattini. Servire tiepidi, magari con una salsina al gianduia (io li ho provati anche freddi e non sono niente male).

10 commenti:

  1. sì, diciamo basta ai buoni propositi! benvenuti piccoli obiettivi facilmente realizzabili e mète proponibili :)
    il tuo sformatino calicanti's style potrebbe essere già un buon punto di partenza... ;)
    splendida prima ricetta dell'anno!

    *

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  2. benvenuata nel mio anno nuovo, basta liste si coste da fare assolutamente, ma nuove esperienze da vivere intenstamente senza grandi ansie. Pochi e buoni ingredrienti per una ricetta da prebarare tutti i giorni! Intantsto acchiappo un guggianio del tuo delizioso sformatino
    baioni
    fra

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  3. Dalle mie parti si dice "tòla su dolsa", ovvero "prendila dolce", e anche io sto cercando di mettere in pratica questo detto, soprattutto in questo momento che sto cercando lavoro e ogni giorno è una sfida, un sentirsi sotto esame, un voler fare e sembrare sempre di più.
    Mi auguro e ti auguro di farcela.
    E poi sai cos'ho scoperto? Che quando sono tranquilla, mi accontento, cerco di fregarmene, funziono meglio anche in cucina, le idee arrivano a fiotti e soprattutto i risultati sono sempre migliori:)
    Questa ricetta mi ispira, archivio!

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  4. Secondo me tu hai il mio stesso enorme problema: pensi troppo.
    Dovremmo imparare a spegnere un pò il cervello ogni tanto.
    Ciò detto, sai che non ho mai mangiato le patate dolci?

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  5. tartina, fra: Thanks, e buon inizio d'anno anche a voi!
    meringhe: proprio vero, soprattutto sul lavoro ci si fa intimidire dalla propria (presunta) mancanza di competenze, per poi scoprire una volta dentro che non tutto è perfetto come sembrava.
    In bocca al lupo!
    Lydia: altroché se penso troppo, me lo dicono tutti i miei più cari amici. E' più forte di me, spesso non riesco a godermi il percorso perché penso già all'arrivo.
    In compenso le patate dolci sono state una scoperta, anche se nel salato non le ho mai provate (classici acquisti d'impulso dal fruttivendolo e poi... che ci faccio mo'?)

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  6. ...ragazze mi unisco al club delle pensatrici....se ogni tanto riuscissi a spegnermi!!
    intanto cerco di prendermi una pausa per mangiarmi questo dolcetto

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  7. com'è difficile concentrarsi sui propri obbiettivi... comunque è una sfida che va assolutamente accolta.
    il dolce è ottimissimo (che somiglia ad ottimismo), e io il freezer lo sbrino col phon :-)))

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  8. carissima Annies, il tuo mantra fa benissimo anche a noi (almeno a me e marie, che il fotografo è un'altra storia!) e davvero è uno di quei propositi da ricordare almeno un volta al giorno lungo un anno e poi ancora un anno ecc ecc...
    anzi mi torna in mente un dubbio che già ho avuto (spesso...): che sia una faccenda specificatamente femminile?
    baci e moltissimi auguri

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  9. Bellllo il blog..
    Speriamo che anche il mio ti piaccia...
    Complimenti per le ricette.
    Buona cucina.
    Matteo

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  10. annies anche io, per forza di cose, sto in fase take it easy.
    ovvero cioccolata fondente squagliata al micro e pane pucciato dentro.
    più easy di così.
    dalla foto alla castagna c'ero arrivata la patata dolce m'ha spiazzato ed incuriosito allo stesso tempo.
    mia mamma le faceva fritte spolverate di zucchero.
    un'altra cosa easy che però mi ha lasciato un ricordo slavato.

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