giovedì 11 novembre 2010

Divorare con gli occhi_ à dévorer avec les yeux

Appétence

Martedì 9, h10, galleria Fraich'attitude, (un indirizzo che da mesi avevo appuntato in agenda). In occasione del Festival Internazionale di Fotografia Culinaria -fino a domenica a Parigi- al ricco programma di lezioni di cucina di questa cucina/atelier si è aggiunto anche qualche appuntamento dedicato esclusivamente alla fotografia… e potevo farmelo sfuggire?
Pierre-François Couderc è risultato vincitore del premio del pubblico al Festival dell'anno scorso, a Grenoble lavora come fotografo da circa 30 anni e quando parla di luce, appetenza dell'immagine, comunicazione gastronomica, la passione traspare da ogni parola, pur conservando un incredibile semplicità ed apertura alle critiche.



Un prof del genere, all'università, l'avrei da subito iscritto nella lista delle lezioni da non perdere assolutamente (ma anche al liceo, tranne i casi incorreggibili di allergia alla scuola, abbiamo tutti avuto un prof così). Te ne accorgi quando le tre ore previste passano in un lampo tra cenni tecnici, storici, divagazioni… e la moglie/assistente del fotografo a rimbrottarlo per le chiacchiere di troppo :)
Ed anche quando siamo stati invitati a riflettere sul termine "amatoriale", usato spregiativamente da molti partecipanti per presentare il proprio approccio alla fotografia… che cosa c'è di più spontaneo ed intenso dell' "amare" qualche cosa? Non è nemmeno necessario investire molti soldi in apparecchiature costose, flash o superobiettivi quando le principali apparecchiature (occhio e cervello) funzionano a modo: l'avevo già detto che ho adorato questo tipo di approccio?

Potimarron

All'atto pratico: casse di frutta e verdura a nostra disposizione, superfici di ardesia, legno, stoffa, metallo e pannelli riflettenti. Stoviglie varie e soprattutto spazio, tanto spazio -bene preziosissimo e raro a Parigi- ed una intera vetrata laterale con la luce giusta di una giornata senza sole. Alcune delle mie foto non sono uscite come volevo, anche per il tentativo fallito di mettere a fuoco manualmente su di un obiettivo prestato da un compagno di corso e per la mancanza di un treppiede (quello sì, davvero indispensabile!). Ma in fondo lo scopo non era nemmeno così importante, la "bella foto" da portare a casa non mi interessava più di tanto, comparata alle preziose spiegazioni della parta teorica. L'apparecchio fotografico turbosupersonico del prof è stato comunque messo a disposizione di tutti noi, collegato direttamente al Mac che permette di vedere immediatamente se la foto è riuscita o meno e di effettuare piccole regolazioni (ed è proprio quello che succede su qualsiasi set fotografico professionale, culinario e non).

Quindi beccatevi la monotonia di una clementina sbucciata, e di una zucca degna di un posto al museo dell'arte vegetale (sempre che esista), per oggi la cucina è chiusa.

Potimarron


Clementine_pommes

Mardi 9, à 10h, Galerie Fraich'attitude (addresse noté dans mon agenda depuis quelque mois). Dans le cadre du Festival International de Photographie Culinaire-jusq'à cette dimanche à Paris- le programme de cette cuisine/atelier a été enrichi par quelques rendez-vous dedié exclusivement à la photo… et pouvais-je le rater?
Pierre-François Couderc a reporté le prix du public au Festival l'année dernier, il travaille à Grenoble depuis 30 ans et quand il parle de lumière, appétence de l'image, communication gastronomique, la passion se retrouve dans chaque mot, tout en gardant un incroyable simplicité et ouverture aux commentaires. Un simile prof, à la fac, je l'aurai marqué dans la liste des enseignement à ne pas rater absolument (mais aussi au lycée, sauf les cas … d'allergie à l'école, on a tous eu un prof comme ça).
On s'en aperçoit quand les trois heures prévues passent en un clin d'oeil, entre notions techniques, historiques, digressions… et à coté, la femme/assistente du photographe qui lui reproche d'être trop bavard :)
Aussi quand on a nous invités à réfléchir sur le terme "amatoriale", utilisé avec une acception négative pour présenter son rapport avec la photographie parmi le participants… finalement qu'est-ce qu'il y a de plus authentique et vrai que "d'aimer" quelque chose? N'est pas non plus nécessaire de dépenser beaucoup d'argent pour appareils, flash ou objectives si les principales machines (oeil et cerveau) marchent bien: j'avais déjà dit que j'ai adoré ce type de vision?

Atelier photo culinaire Paris

En pratique: des tas des fruits et légumes mises à notre disposition, surfaces en ardoise, bois, tissu, métal et panneaux réflecteurs. Vaisselle assortie et surtout de la place, beaucoup de place - bien si précieux et rare à Paris- et une baie vitrée latérale avec la lumière parfaite d'une journée sans soleil. Certaines parmi mes photos ne sont pas réussies, même parce que j'ai essaié de mettre au point manuellement avec l'objective prêté par un des mes copain de cours et pour le manque d'un trépied (ce dernier vraiment indispensable!).
Mais mon but n'était pas obtenir "une belle photo" à reporter chez moi, par rapport aux précieuses explications donnée pendant la partie théorique. L'appareil photo hyperprofessionel du professeur a été également mis à notre disposition, lié directement à l'ordinateur Mac qui montre immédiatement la photo prise et permet de modifier quelques paramètre (c'est la façon de travailler sur un set photo professionnel, culinaire ou pas).

Donc pour aujourd'hui rassegnez-vous à la monotonie d'une clémentine epluché et d'un potimarron digne d'un poste au musée d'art végétale (si ça existait, bien sûr!). La cuisine est temporairement fermée.

Clementine

5 commenti:

  1. Che bello! e che sana invidia :-) quanto mi piacerebbe partecipare ad un corso così!

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  2. anche a me piacebbe poter fare corsi del genere..per ora ascolto infinite lezioni di finanza aziendale..ma un giorno fotografia e cibo saranno il mio pane quotidiano..spero. se ti va vieni a dare un occhiata al mio contest http://ilpomodorosso.blogspot.com/

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  3. Ciao Annalisa, allora come va a Parigi? come ti trovi? vedo che tempo ce nè poco, mi ricordo quando eri appena arrivata, mi sono sentita li con te con l'anima, anche se il mio corpo è qui alle bahamas.

    Bellissime le foto
    Un abbraccio e a presto.

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  4. La tua cucina è molto interessante e piacevole,ed è un peccato che oggi sia chiusa...ma queste foto sono davvero bellissime...ti invidio molto il corso di fotografia..e Parigi, ovviamente!

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